Nel 1966 erano gli "angeli del fango". Migliaia di persone che si mobilitarono spontaneamente per aiutare Firenze, colpita da una drammatica alluvione. Oggi sono migliaia di organizzazioni. Ciascuna con la propria identità e le proprie specializzazioni, in grado di attivarsi in tempi brevissimi in caso di bisogno. Il volontariato di protezione civile è diventato negli anni una realtà consolidata, specchio di tutte le professioni e i saperi della società. Gli uomini e le donne che ne fanno parte prestano gratuitamente soccorso e assistenza in situazioni di emergenza e contribuiscono tutti i giorni, in modo decisivo, alla previsione e alla prevenzione dei rischi che interessano il nostro Paese. Gli angeli del fango poterono contare solo sulla propria volontà e la propria forza. I volontari di protezione civile possono fare affidamento anche su un bagaglio solido di conoscenze ed esperienze. Perchè a differenza di un tempo, sono volontari organizzati, formati e preparati.
Oggi in Italia la protezione civile è una funzione attribuita a un sistema complesso, il "Servizio Nazionale", che opera nel rispetto del principio di sussidiarietà. Questo sistema è coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile, dalle Regioni e dagli Enti locali. Al volontariato la legge attribuisce il ruolo di "struttura operativa", insieme ai Vigili del Fuoco, le Forze Armate e di Polizia, il Corpo Forestale dello Stato, la comunità scientifica, la Croce Rossa Italiana, il Servizio Sanitario Nazionale e il Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico.

Cos'è?
Il volontariato rappresenta una delle componenti più vitali del sistema italiano di protezione civile. Una risorsa straordinaria in termini di competenze e capacità operativa che conta oltre 4 mila organizzazioni in tutto il Paese.
Il volontariato di protezione civile è costituito da uomini
e donne che hanno deciso di mettere a disposizione gratuitamente tempo ed energie per proteggere la vita e l'ambiente. Per rendere più efficace la loro azione, i volontari di protezione civile sono associati in organizzazioni, grazie alle quali condividono risorse, conoscenze ed esperienze.
Le organizzazioni di volontariato di protezione civile sono diverse per dimensioni, storia, approcci e specializzazioni. Affiancano le autorità di protezione civile in un'ampia gamma di attività, integrandosi con le altre componenti del sistema di protezione civile. Le organizzazioni che fanno parte del sistema sono iscritte in appositi registri.

Cosa fa?
Il volontariato di protezione civile opera quotidianamente nell'ambito della previsione e della prevenzione dei rischi. In caso di calamità, interviene per prestare soccorso e assistenza alle popolazioni.
Il contributo di professionalità e competenze diverse è indispensabile soprattutto nelle grandi emergenze. Il mondo del volontariato di protezione civile presenta una vasta tipologia di specializzazioni e abbraccia molti campi. Per citarne solo alcuni: il soccorso e l'assistenza sanitaria, l'antincendio boschivo, le telecomunicazioni, l'allestimento dei campi d'accoglienza, la tutela dei beni culturali.
Essere preparati a svolgere i diversi compiti in situazioni di rischio è importante. Per questo motivo, per diventare volontario di protezione civile, è necessario rivolgersi a una organizzazione riconosciuta e seguire un percorso di formazione.
Il Dipartimento della Protezione Civile e le Regioni promuovono esercitazioni periodiche per migliorare la capacità di collaborazione tra il volontariato e le altre strutture operative del sistema.

Una realtà multiforme
Organizzazioni nazionali, associazioni locali, gruppi comunali. Il volontariato di protezione civile è un mondo caratterizzato da una molteplicità di forme associative ben radicate sul territorio.
Le grandi organizzazioni nazionali si caratterizzano per la presenza di una struttura di coordinamento centrale e una rete di sezioni distribuite su tutto il territorio nazionale.
Il loro interlocutore principale è rappresentato dal Dipartimento della Protezione Civile.
Le associazioni locali e i gruppi comunali, di piccole e medie dimensioni, sono espressione di uno specifico ambito territoriale. I gruppi comunali, in particolare, nascono con la partecipazione o sotto la spinta dell'amministrazione comunale, che ne disciplina con propria delibera la costituzione, l'organizzazione e la regolamentazione. Gli interlocutori principali di queste realtà associative sono i sistemi regionali di protezione civile.

Il sostegno delle Istituzioni
Le istituzioni valorizzano il volontariato come espressione della cittadinanza attiva. Garantendone l'autonomia e promuovendone lo sviluppo.
Le organizzazioni di volontariato iscritte nei registri possono beneficiare di agevolazioni ed esenzioni fiscali, accedere a contributi e stipulare convenzioni con enti pubblici.
In particolare, il Dipartimento della Protezione Civile e le Regioni promuovono il volontariato organizzato di protezione civile sostenendo progetti finalizzati a migliorare le capacità operative dei volontari, accrescere la sinergia tra il volontariato e le altre componenti del sistema e formare i cittadini alla cultura di protezione civile.
Normativa di Riferimento
L 266/1991 Definisce il volontariato come attività personale, spontanea e gratuita e ne disciplina le forme associative.
L 225/1992 Istituisce il Servizio Nazionale della Protezione Civile e individua il volontariato come struttura operativa del Servizio, indicandone gli ambiti di attività.
DPR 194/2001 Disciplina la partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile, dall'iscrizione ai registri ai benefici previsti per i volontari iscritti.
D 13/04/2011 Contiene disposizioni in attuazione del Dlgs 81/2011 a tutela della salute e della sicurezza dei volontari di protezione civile.
Fonte: Dipartimento della Protezione Civile-Presidenza del Consiglio dei Ministri


O.d.V. PROTEZIONE CIVILE di ZERO BRANCO (TV)
SERVIZIO DI PROTEZIONE CIVILE E ANTINCENDI BOSCHIVI
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